Tecnologie all'avanguardia per la riduzione delle emissioni
Pompe a Lobi, dosatori di precisione, strip-till, e barre di spandimento rasoterra o a pattino: come contribuiscono a mitigare le emissioni di gas serra
La nuova PAC 2021- 2027, che stabilisce la definizione di piani strategici dei paesi membri dell'UE per raggiungere obiettivi comuni, che includono il ‘contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento ad essi’ e il ‘promuovere lo sviluppo sostenibile e un'efficiente gestione delle risorse naturali, come l'acqua, il suolo e l'aria’ è ora in fase di applicazione da parte delle diverse regioni italiane. Nell’ambito dei gas serra, gli obiettivi di riduzione delle emissioni, che riguardano il settore agricoltura, sono definiti dal Regolamento Effort Sharing: -13% al 2020 e -33% al 2030, rispetto al 2005 e dai dati Ispra relativi al 2020 risulta che Il settore agricoltura in Italia rappresenta ancora il 94% delle emissioni nazionali di ammoniaca.
TECNOLOGIE DI SPANDIMENTO PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI IN AGRICOLTURA
Da diversi studi effetuati nel coso degli anni dal CRPA (Centro Ricerche Produzioni Animali di Reggio Emilia) sulle emissioni relative alla produzione zootecnica (ricovero, stoccaggio degli effluenti e applicazione agronomica) è risultato che è proprio nella fase di spandimento agronomico che gli interventi di abbattimento delle emissioni possono avere maggiore efficacia, inoltre le tecniche agronomiche adottabili in questa fase sono di tipo prevalentemente gestionale e quindi più facilmente applicabili ed economicamente sostenibili per l'azienda agricola rispetto ad altri tipi di interventi strutturali.
Inoltre per assicurare che i nutrienti contenuti negli effluenti liquidi e solidi siano applicati alla coltura, è importante anche che le macchine siano scelte, calibrate e regolate correttamente. Questo significa che la macchina deve essere in grado di distribuire la dose voluta con la migliore uniformità possibile: per questo i dosatori-distributori di precisione Vogelsang garantiscono tutti un coefficiente di variazione inferiore al 5%.
Maggiori dati sono poi stati raccolti, a livello europeo, nelle linee guida dell'Unece "Options for ammonia mitigation", che considerano l'abbattimento delle emissioni ammoniacali in tutte le varie fasi della filiera degli allevamenti zootecnici, e sottolineano anch'essi l'importanza, per l'abbattimento delle emissioni zootecniche, della corretta scelta delle tecniche di distribuzione degli effluenti in campo.
TECNOLOGIE DI SPANDIMENTO A BASSE EMISSIONI
L'attenzione all'ambiente e alle emissioni di odori non sono gli unici vantaggi dell'utilizzo di una tecnologia di spandimento: è anche nell'idea di ottimizzare il rapporto costo-efficacia che Vogelsang ha iniziato a sviluppare i primi sistemi di spandimento più di 30 anni fa continuando ad ottimizzare ed aggiornare nel tempo i suoi distributori di precisione, le sue barre di spandimento ed il suo sistema di strip-till.
L’uso più efficiente degli effluenti come fertilizzanti riduce la dipendenza da quelli inorganici e quindi riduce, oltre alle missioni ammoniacali proprie del processo di spandimento, anche l’emissione di tutti i gas serra (NH3 e CO2) associati alla produzione, al trasporto e all’uso dei fertilizzanti inorganici.
Inoltre la corretta distriuzione in campo di effluenti di allevamento può aumentare lo stoccaggio di carbonio nel suolo e quindi questo può andare compensare alcune delle emissioni di gas serra associate alla gestione dei reflui zootecnici.
E' stato testato che, con lo spandimento rasoterra utilizzando le barre di distribuzione, rispetto allo spandimento con piatto deviatore si consegue un migliore utilizzo degli elementi nutritivi, una riduzione della contaminazione della parte aerea della coltura e la possibilità di distribuzione, oltre che su terreno non coltivato, anche tra le file o su colture in atto. Risulta quindi che tali sistemi riducono le emissioni dal 40 al 60% rispetto allo spandimento a spaglio o con manichetta (con liquame con < 9% di solidi totali). Mentre utilizzando un metodo di ditribuzione con pattino o "trailing shoe", come il sistema BlackBird, una barra con la stessa configurazione della distribuzione in banda, ma con un pattino doteto di lama che permette di depositare il liquame sotto la coltura in un solco inciso nel suolo, la riduzione delle emissioni è anche superiore (dati di VenetoAgricoltura)
Oggi Vogelsang Srl è in grado di offrire anche una gamma di sistemi di spandimento a barre davvero completa, che risponde ad ogni tipo di esigenza di applicazione: dalle ampiezze di lavoro variabili e flessibili (grazie alla gestione dei flussi parziali), alla possibilità di adattarsi alle diverse macchine, siano esse rimorchi, semoventi oppure sistemi con ombelicale.
E l'utilizzo efficiente dei liquami aziendali è conveniente perché, non solo riduce le emissioni odorose, ma si traduce anche in una riduzione massiccia dell'utilizzo di fertilizzanti inorganici.
POMPE A LOBI PER RIDURRE LA DISPERSIONE DI NH3
L'utilizzo delle pompe volumetriche per i carribotte, al di là dei vantaggi nell'efficienza di caricamento e successiva precisione nella distribuzione, ha anche un notevole impatto nell'abbattere le emissioni in atmosfera durante la fase di caricamento delle autobotti: infatti durante la fase di l'adescamento dei liquami dalle vasche i sistemi a depressione devono creare il vuoto nelle cisterne, svuotandole in continuo dell'aria in esse contenuta, emettendo così in atmosfera una grande quantità di gas serra durante tutto il tempo necessario al caricamento. I sistemi volumetrici come le pompe a lobi rotativi non hanno questa esigenza, grazie elle loro capacità autoadescanti mantengono chiuso il circuito durante il pescaggio di liquame o digestato, eliminando del tutto la fuoriuscita di gas durante questa fase preliminare.
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